IL PASSETTO DI ANCONA
Il Passetto è la più nota spiaggia rocciosa di Ancona ed anche il rione che da essa prende nome.
Il rione del Passetto è nato negli anni sessanta del Novecento, per distacco dal rione Adriatico, in seguito allo sviluppo edilizio intorno al Monumento ai caduti. Verso est è bagnato dal mare ed occupa le pendici di Monte Pelago e di Monte Santa Margherita.
Caratteristica principale del rione è quella di essere affacciato su un tratto di costa alta; dai principali luoghi pubblici e da gran parte delle abitazioni private si può godere di un'ampia vista sul mare e sulle rupi.
Il rione ha il suo centro in piazza IV Novembre, la piazza che ospita il Monumento ai Caduti, intorno alla quale sono raggruppati gli edifici più antichi, costruiti a cavallo fra gli anni del fascismo e quelli del secondo dopoguerra. Le vie principali partono da questa piazza: il tratto finale di via Panoramica, via Podgora (dalla quale si distacca via Tagliamento), via Santa Margherita, via Thaon De Revel.
In piazza IV Novembre conduce il viale della Vittoria, il cui tratto finale è compreso all'interno del rione e ne accoglie la zona commerciale. Il Viale è un lungo percorso alberato, abituale passeggiata di molti anconetani.
Il monumento principale è quello ai caduti della Prima guerra mondiale, costruito in bianca pietra d'Istria e circondato dalla panoramica Pineta del Passetto. Essa è il principale luogo di incontro estivo, molto frequentato e non solo dagli abitanti del rione. Dal monumento una grande scalinata conduce al mare. Entrambi sono opera dell'architetto anconetano Guido Cirilli. Alla spiaggia si può scendere anche con un ascensore panoramico, dal quale si ha una bella vista sul mare, sul promontorio del monte Conero e su parte della sua riviera. Questo promontorio è meta di numerosi gruppi di escursionisti a piedi e, in alcune aree, in bicicletta o a cavallo.
Il rione è collegato con il centro cittadino da una filovia (linea 1/4) e da tre linee di autobus (circolare destra, circolare sinistra, linea 91), tutte facenti capo a piazza IV Novembre, in cui transita inoltre la linea 92 che conduce a Pietralacroce[1].
La parrocchia cattolica ha sede nella chiesa moderna di Santa Maria dei Servi[2].
L'ufficio postale di riferimento è sito in via Maratta, nel Rione Adriatico. Il CAP è 60124.
Le scuole di riferimento sono: la materna "Anna Freud" (in via Pola), le elementari "Conero" (in via Tagliamento) e le medie "Conero" (in via del Conero). La materna "Casa dei Bambini" e le elementari "Montessori" sorgono ai confini del rione, in via Podgora, ed essendo le uniche in città a seguire il metodo Montessori, hanno un bacino d'utenza che esula dai confini rionali.
La villa, con il suo parco, sorse intorno dopo il 1886. Nel corso degli anni fu residenza privata di varie famiglie. Nel 1957 diventò sede del convento dei Frati Minori[6][7], che si dedicavano alla cura della vegetazione. Nel periodo in cui la villa fu sede del convento, durato sino al 1973, il parco fu aperto al pubblico e chiamato comunemente "Giardino dei Frati". Dopo il terremoto del 1972, il giardino ospitò le tende dei cittadini che non potevano ancora rientrare nelle loro case[8].
Dalla seconda metà degli anni settanta del Novecento attraversò un lungo periodo di abbandono e di chiusura; nonostante ciò, il giardino era frequentato dai ragazzini della zona, che vi andavano a giocare[7].
Infine, divenne la sede centrale dell'Istituto nazionale ricovero e cura anziani (INRCA)[7].
Dopo l'ultimo cambio di proprietà, il giardino ha perso molte caratteristiche originarie: sono stati eliminati i vasi di agrumi; il viale di tigli è stato sottoposto a potature malfatte che hanno portato alla morte di molti esemplari; i perimetri delle aiuole, prima in roccia di gesso cristallina, come tradizione della città, sono stati sostituiti con cordoli di pietra bianca, la vasca è ormai priva di pesci e delle ninfee che la caratterizzavano, le fontane sono inattive e in estremo degrado, così come il berceau. I lampioni in ghisa, che originariamente davano luce ai sentieri per mezzo del gas illuminante, già da tempo inattivi, sono stati rimossi.
Note positive sono invece il restauro delle costruzioni situate all'interno del parco, il restauro conservativo dell'antico muro di cinta (nel 2014[9]) e l'arrivo di una colonia di scoiattoli neri meridionali che si è installata nella fitta vegetazione[7].
- Il giardino
Il giardino della villa è un notevole esempio di parco romantico mediterraneo, con inserzioni di giardino all'italiana davanti alla facciata principale. Molti alberi hanno dimensioni monumentali: palme della Calfornia, tigli, ippocastani, tassi, cedri del Libano, magnolie, roverelle, lecci, pini domestici, un ginkgo e un singolare viale di tigli potati a candelabro. La parte alta del giardino è occupata da un boschetto di allori, con sottobosco di edera[7].
Come è tipico in giardini di questo tipo, tra la vegetazione sorgono vari elementi architettonici, tra i quali un'aranciera e un belvedere immerso nelle chiome degli alberi